Poi l’Australia e le sue grotte, i suoi luoghi magici e gli spazi in cui chi è venuto prima di noi ha lasciato una traccia.
Magari qualcosa di loro è anche nel mio DNA, per questo rimango ferma, col respiro sospeso, ad osservare le pieghe delle loro dita.
Magari qualcosa di loro è anche nel mio DNA, per questo rimango ferma, col respiro sospeso, ad osservare le pieghe delle loro dita.
E via partiamo per
la Patagonia, eccoci sul Nilo, poi ancora Africa con la bellissima Etiopia, un tripudio di foreste
tropicali, barriere coralline e vulcani mi sovrasta e mi perdo.
E infine, questa intervista. Che vi riporto. Paesaggi e nuove frontiere. Grazie Bonatti, per la tua vita che si è sempre rinnovata. E per avermi concesso di percorrere quelle stesse tue strade in un modo tutto mio. |